Condannati per aver detto la verità

Realismo, coraggio e verità: non ho nemmeno fatto in tempo a preparare il mio nuovo blog, che subito mi compare sotto gli occhi un articolo di giornale che espone quanto successo a Saronno l’anno scorso… La Lega Nord è stata condannata per aver chiamato CLANDESTINI i richiedenti asilo: il termine sarebbe inappropriato perché si tratterebbe di profughi. Io mi chiedo: questi signori che ci hanno condannato sono a conoscenza dei dati della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza? Nel 2016, solo il 5% è risultato rifugiato internazionale perché scappa da una  guerra, mentre più della metà dei richiedenti si è vista respingere la domanda. Al di là delle altre due tipologie di protezione (sussidiaria e umanitaria) che non sono riservate a chi scappa da una guerra ma a chi subisce discriminazioni e per altri motivi (purtroppo anche economici, il che è inammissibile), come dobbiamo definire un richiedente asilo che ha mentito sul fatto che stesse scappando da una guerra per essere ospitato a spese nostre? Io lo chiamo CLANDESTINO, perché non ha lavoro, non ha documenti e il permesso di soggiorno è scaduto con il diniego della domanda d’asilo: la clandestinità è un reato in tutto il mondo!

Non possiamo essere condannati per aver detto la verità, perché il 95% dei richiedenti asilo, dati alla mano, non scappa da una guerra: sono clandestini legalizzati da una domanda d’asilo che dovrebbe essere riservata a chi scappa davvero da conflitti che mettono in pericolo la sua vita.

Tony

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